Parchi del Ducato
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Parco dei Boschi di Carrega
Home » Aree Protette » Parco dei Boschi di Carrega » Il Parco... da sapere » Natura, cultura e paesaggi

Brughiere e cespuglieti

Il territorio del Parco è caratterizzato da un mantello boschivo che spesso si interrompe per lasciar spazio ad altri tipi di ambienti e associazioni vegetali. Nella zona di transizione tra i boschi e i prati o i  coltivi si incontrano densi popolamenti di cespugli che nei terreni abbandonati si spingono a formare ampie distese. Tra gli arbusti più comuni vi sono: il Ginepro, la Rosa canina, il Prugnolo, il Biancospino, il Sanguinello, il Corniolo e il Ligustro. La zona del Parco maggiormente caratterizzata da questo tipo di formazioni è quella posta a Sud, in località Maiatico (al fondo dei calanchi) dove è facile avvistare caprioli che indisturbati si cibano o riposano a terra.

La composizione dei cespuglieti del Parco si distingue in due tipologie in relazione alle caratteristiche del suolo. Quella sopracitata, tipica dei suoli argillosi neutro-basici e quella a prevalenza di Calluna che caratterizza i suoli acidi. La Calluna, detta anche Brugo, è un aggraziato arbusto sempreverde che dà origine a formazioni compatte dette "brughiere". Queste formazioni, particolarmente diffuse nell'Europa centrale e un tempo estese anche nell'alta Pianura Padana occidentale, in Lombardia e in Piemonte, sono oggi grandemente ridotte a causa dell'espandersi dell'agricoltura. Nel Parco la Calluna si ritrova, spesso accompagnata dalla Felce aquilina, in piccoli popolamenti situati nelle radure dei terrazzi fluvio-glaciali, gli altopiani formati da depositi fluviali anticamente depositati dal fiume Taro e dal torrente Baganza e successivamente incisi dai corsi d'acqua.
I suoi fiori sono ricercatissimi da api, calabroni e farfalle per suggerne il nettare, ricercato per il suo tenore di zucchero compreso tra il 23 e il 39% e dal quale deriva un delizioso miele scuro.

Per tutelare il mantenimento delle condizioni ecologiche che permettono lo sviluppo degli arbusteti a Calluna (citati anche dalla direttiva Habitat) nel 2007 sono stati realizzati interventi di conservazione in Località "Monte Castione" e "Piana Marchesi". La specie rientra tra quelle tutelate dalla normativa del Parco.
Rosa canina
(foto di Actaplantarum.org)
Calluna
(foto di Actaplantarum.org)
Biancospino
(foto di Actaplantarum.org)