Grazie all'intervento regionale è stato possibile ricostruire la struttura dell'edificio rendendola adeguata alla recenti normative in materia sismica.
Il secondo stralcio di interventi è stato possibile grazie ai contributi di un bando per risorse rinnovabili istituito da Federparchi e finalizzato alla realizzazione dell'impianto di riscaldamento e dell'impianto idrico sanitario, alimentati dalla caldaia a biomassa, nonché alla predisposizione dell'impianto elettrico dell'ex caseificio e dei relativi locali annessi già oggetto di recupero con il primo stralcio dei lavori.
Attualmente l'edificio comprende spazi per:
Gli spazi al piano terra sono in comunicazione con il portico nord della Corte che potrà essere utilizzato per le degustazioni estive. Nel medesimo portico è prevista, ma non ancora realizzata, la scala di accesso al primo piano.
Durante gli scavi per la realizzazione del primo stralcio di interventi è stata ritrovata la vecchia "fornacella", posta al di sotto del piano terra della sala principale del caseificio, futura sala per la degustazione e vendita dei prodotti tipici. In tale elemento circolare, visibile nell'ottocento, veniva collocato il fuoco diretto per scaldare le caldaie in rame utilizzate per la trasformazione del latte e la produzione del parmigiano; le caldaie erano appese ad un braccio a bandiera attaccato ad un pilastro centrale (il cui basamento è ancora visibile al centro della fornacella). Questo tipo di fornacella a fuoco diretto è la tipologia più antica, soppiantata poi nel '900 da quelle a vapore.
Tale elemento ipogeo aumenta il valore e il significato complessivo di questi spazi, in riferimento proprio alla destinazione d'uso in cui verranno convertiti e pertanto verrà ricoperto di una lastra di vetro calpestabile, in modo da renderlo visibile senza compromettere l'utilizzo della sala.
Per il completamento del recupero finale dell'immobile occorre inoltre effettuare la realizzazione degli intonaci, dei rivestimenti e pavimenti, oltre che dei serramenti e di tutti gli arredi.
Dal 2019 è attivo Agrilab al piano terra e una residenza sociale al primo piano.