Parchi del Ducato
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Parco Fluviale del Taro
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2011 - Intervento di recupero dell'ex caseificio della Corte di Giarola

Il  primo stralcio dei lavori previsti nell'ambito dell'intervento di recupero dell'ex caseificio è stato realizzato grazie ad un contributo della Regione Emilia Romagna (PROGRAMMA INVESTIMENTI 2009/2011: AZIONE A "INTERVENTI A FAVORE DEI PARCHI E DELLE RISERVE REGIONALI ESISTENTI") ed è finalizzato alla creazione di:
  • a piano terra: un punto vendita dei prodotti locali che crei sinergia con i progetti realizzati e in fase di completamento all'interno della Corte di Giarola, in particolare con: l'Infopoint della Strada del Prosciutto e dei Vini e dei Colli e del Parco dei Sapori che hanno sede presso la Corte nell'edificio denominato Borgo della Pulce; il Museo del Pomodoro e il Museo della Pasta in fase di realizzazione;
  • al piano superiore: alcune stanze da dedicare all'ospitalità di turisti in visita all'area protetta e che usufruiscono delle strutture già esistenti all'interno della sede del Parco, ad esempio per seminari residenziali.

Grazie all'intervento regionale è stato possibile ricostruire la struttura dell'edificio rendendola adeguata alla recenti normative in materia sismica.
Il secondo stralcio di interventi è stato possibile grazie ai contributi di un bando per risorse rinnovabili istituito da Federparchi e finalizzato alla realizzazione dell'impianto di riscaldamento e dell'impianto idrico sanitario,  alimentati dalla caldaia a biomassa, nonché alla predisposizione dell'impianto elettrico dell'ex caseificio e dei relativi locali annessi già oggetto di recupero con il primo stralcio dei lavori.

Attualmente l'edificio comprende spazi per:

  1. attività di degustazione e vendita dei prodotti tipici (piano terra):
    - una sala degustazione che può ospitare 50 coperti;
    - una stanza a sinistra dell'ingresso dedicata a deposito ed esposizione dei prodotti, che potrà contenere dei tavoli per la degustazione;
    - una cucina che soddisfa i massimi requisiti igienico sanitari;
    - i vani accessori e i servizi igienici per gli addetti accessibili dal retro;
    - il servizio igienico per il pubblico predisposto per i disabili che ha accesso dal portico nord della corte;
  2. l'attività di affittacamere per un totale di 13 posti letto e 3 servizi igienici così distribuiti (primo piano):
    - camera con affaccio sulla corte: 6 posti letto;
    - camera posta a nord ovest: 3 posti letto;
    - camera a nord est: 2 posti letto e bagno ad uso esclusivo;
    - camera a est: 2 posti letto.

Gli spazi al piano terra sono in comunicazione con il portico nord della Corte che potrà essere utilizzato per le degustazioni estive. Nel medesimo portico è prevista, ma non ancora realizzata,  la scala di accesso al primo piano.
Durante gli scavi per la realizzazione del primo stralcio di interventi è stata ritrovata la vecchia "fornacella", posta al di sotto del piano terra della sala principale del caseificio, futura sala per la degustazione e vendita dei prodotti tipici. In tale elemento circolare, visibile nell'ottocento, veniva collocato il fuoco diretto per scaldare le caldaie in rame utilizzate per la trasformazione del latte e la produzione del parmigiano; le caldaie erano appese ad un braccio a bandiera attaccato ad un pilastro centrale (il cui basamento è ancora visibile al centro della fornacella). Questo tipo di fornacella a fuoco diretto è la tipologia più antica, soppiantata poi nel '900 da quelle a vapore.
Tale elemento ipogeo aumenta il valore e il significato complessivo di questi spazi, in riferimento proprio alla destinazione d'uso in cui verranno convertiti e pertanto verrà ricoperto di una lastra di vetro calpestabile, in modo da renderlo visibile senza compromettere l'utilizzo della sala.
Per il completamento del recupero finale dell'immobile occorre inoltre effettuare la realizzazione degli intonaci, dei rivestimenti e pavimenti, oltre che dei serramenti e di tutti gli arredi.

Dal 2019 è attivo Agrilab al piano terra e una residenza sociale al primo piano.

La fornacella dell'antico caseificio
(foto di PR Taro)