Il cervo volante con i suoi (quasi) 9 cm di lunghezza è uno degli insetti più grandi. Conosciuto per le enormi mandibole dei maschi che ricordano le corna di un cervo, vive nei boschi di latifoglie dove si nutre della linfa di querce, pioppi, ciliegi, ecc.
L'attività di monitoraggio del Lucanus cervus nel Parco Regionale Boschi di Carrega è iniziata nel 2018 e si effettua ogni estate tra luglio e agosto. Nel 2021 si è concentrata anche su altri aspetti, grazie alla fondamentale collaborazione con l'Università di Parma. In quella estate, infatti sono stati indagati, oltre al numero di esemplari, la dimensione della popolazione, la mobilità degli individui, l'allometria dei maschi con l'applicazione del mark-resight (metodo che prevede la cattura, marcatura, rilascio e auspicabile ricattura dei soggetti).
Ogni anno una serata è dedicata alla citizen science, attività in cui si invita il pubblico generico e si prevede oltre alla parte pratica, anche una parte iniziale più teorica di scoperta del parco e del cervo volante.
Il monitoraggio degli anni 2022, 2023 e 2024 fa parte anche del progetto tecnico-scientifico COMBI (COnoscere e Monitorare la BIodiversità in Emilia-Romagna), un'iniziativa della Regione Emilia Romagna in collaborazione con le principali Università e Centri di ricerca che si occupano di biodiversità sul nostro territorio.
Metodo: una volta individuate le parcelle boschive più adatte si tracciano dei percorsi (transetti) di mezzo km ciascuno su questi si effettuerà il monitoraggio. Nel parco ne sono stati individuati 4: Bosco della Capannella, CONECOFOR, Monte Castione e Piana Marchesi.
Pazienza: il cervo volante ha abitudini crepuscolari e notturne. A cavallo del tramonto si percorrono i transetti, molto lentamente (più di 5 minuti per fare 100 metri) prendendo nota degli esemplari trovati e cercando di non farsi sfuggire nulla.
Spirito di osservazione: cercare sul far della sera insetti scuri che stanno su foglie marroni o su cortecce scure, mica è facile! Ma è un po' come andare per funghi… pian piano ci si abitua e s'impara a scorgere un numero sempre maggiore di esemplari. S'impara anche a riconoscere il caratteristico ronzio dell'insetto in volo, registrando anche questo dato.
Dati: oltre al numero di esemplari visti, vengono appuntati anche il sesso e il loro posizionamento. Possiamo scorgerli in volo, sui tronchi degli alberi oppure a terra.
Ricercatori coi controfiocchi: i monitoraggi sono stati anche un ottimo esempio di Citizen Science (la scienza fatta dai cittadini). Più di 100 volontari nel corso degli anni hanno aiutato i nostri ricercatori, portando un contributo determinate. In queste occasioni pubbliche si è anche scoperto che i "migliori" osservatori sono bambini e ragazzini: la loro curiosità innata unita al loro entusiasmo ha dato risultati veramente notevoli!
Non si può estrapolare un numero esatto di cervi volanti presenti nel parco, dato che è emerso esistere grande diversità tra i differenti ambienti dei transetti. Il lavoro è stato più intenso al Bosco della Capannella, dove risulta esserci la più alta densità e per il quale (il solo Bosco della Capannella) si può stimare per l'estate 2021 la presenza di circa 5000 cervi volanti, che risulta tra le densità più alte d'Europa.
Il responsabile dell'attività è il nostro tecnico Emanuele Fior del Servizio Conservazione, Ricerca e Monitoraggio Risorse Naturali che si avvale della collaborazione dei professori e degli studenti dell'Università di Parma e dei volontari dei Parchi del Ducato.
Per scoprire le caratteristiche e la vita del cervo volante: Lucanus CervusDati Estate 2024
Numeri: 278 esemplari di cui 220 maschi, 34 femmine (i maschi scorrazzano in giro, mentre le femmine se ne stanno più intanate) e 24 indeterminati (avvistati in volo e quindi difficili da indentificare). Il picco di avvistamenti è avvenuto alla fine di luglio. Tutte le giornate di monitoraggio si sono svolte in condizioni ottimali (temperatura alta e assenza di vento).
Dati Estate 2023
Numeri: 192 esemplari di cui 151 maschi, 21 femmine e 20 indeterminati (avvistati in volo e quindi difficili da indentificare).
Dati Estate 2022
Numeri: 248 esemplari di cui 205 maschi, 26 femmine (i maschi scorrazzano in giro, mentre le femmine se ne stanno più intanate) e 17 indeterminati (avvistati in volo ma non catturati). Questo dato non è un numero esatto, ma ripetendo l'osservazione anno dopo anno si può scoprire se la popolazione aumenta o diminuisce. Conoscendo le dimensioni del transetto e il numero di Cervi Volanti, se ci muoviamo in una superficie boscata con caratteristiche costanti, si può stimare la consistenza della popolazione in una data area. È il caso del "Bosco della Capannella" in cui sono presenti circa 5000 Cervi Volanti, raggiungendo una densità tra le più alte d'Europa.
Il trend numerico rilevato appare in linea con i dati degli anni precedenti, sebbene il confronto sia limitato a causa delle sole 5 sessioni di monitoraggio svolte rispetto alle 7 previste, a causa di condizioni meteo avverse.
Un aspetto di rilievo, da confermare nei prossimi anni, riguarda un probabile anticipo nel periodo di picco delle osservazioni di cervi volanti, con tutta probabilità legato alle temperature sopra media verificatesi nella primavera-estate. Il monitoraggio è iniziato a luglio, durante la ventisettesima settimana dell'anno.
Dati Estate 2021
In questa estate sono stati indagati, oltre al numero di esemplari, la dimensione della popolazione, la mobilità degli individui, l'allometria dei maschi con l'applicazione del mark-resight (metodo che prevede la cattura, marcatura, rilascio e auspicabile ricattura dei soggetti). Il metodo del "Mark resight", ovvero la marcatura e ricattura, prevede che con un pennarello atossico si marcano gli individui sul ventre e le sessioni avvengano ogni sera. In questo modo è possibile verificare se si ricatturano gli stessi esemplari ed eventuali spostamenti nel territorio.
Per professori e studenti dell'Università di Parma e per i volontari dei Parchi del Ducato è stato un lavoro molto intenso che ha portato risultati notevoli in campo scientifico descritti anche in un articolo pubblicato sulla Rivista della Royal Entomological Society nella sezione "Insect Conservation and Diversity". Ecco l'articolo in inglese: "A multidimensional study on population size, deadwood relationship and allometric variation of Lucanus cervus through citizen science"
Dati Estate 2020
Numeri: 188 esemplari di cui 148 maschi, 12 femmine e 28 indeterminati (solitamente esemplari in volo per cui non si riesce a distinguere il sesso). Nonostante la pandemia, questa attività si è svolta normalmente grazie al fatto che si svolge all'aperto e permette un distanziamento interpersonale. La prima sessione è avvenuta il 30 giugno.
Dati Estate 2019
Numeri: 277 esemplari di cui 231 maschi, 15 femmine e 31 indeterminati (solitamente esemplari in volo per cui non si riesce a distinguere il sesso). La prima sessione è stata a fine giugno, durante la ventiseiesima settimana dell'anno.
Dati Estate 2018
Numeri: 210 esemplari di cui 166 maschi, 21 femmine e 23 indeterminati (solitamente esemplari in volo per cui non si riesce a distinguere il sesso). Primo anno di monitoraggio del cervo volante nel Parco Boschi di Carrega. Sono presenti 4 transetti: Bosco della Capannella, Ponte Verde (sostituito poi dal transetto "CONECOFOR"), Piana Marchesi e Monte Castione. La scheda di annotazione deve essere provata e verrà leggermente modificata per facilitarne la compilazione.