(01 Luglio 2024) - Il progetto tecnico-scientifico COMBI (COnoscere e Monitorare la BIodiversità in Emilia-Romagna) è un'iniziativa della Regione Emilia Romagna in collaborazione con le principali Università e Centri di ricerca che si occupano di biodiversità sul nostro territorio.
Un check up per valutare lo stato di salute della biodiversità in regione: flora, fauna, ambienti naturali, la cui varietà è sempre più messa a rischio dai cambiamenti climatici, dell'inquinamento e più in generale dall'azione umana. Con un obiettivo: arrivare alla stesura di un nuovo rapporto aggiornato sullo stato della biodiversità.
Il progetto si è sviluppo negli anni 2022, 2023 e 2024.
I Parchi del Ducato con la collaborazione dell'Università di Parma si sono concentrati su 3 temi differenti: il cervo volante, lo sciacallo dorato e le piante aliene invasive.
Uno studio multidimensionale sulla numerosità della popolazione, sulla relazione col legno morto e la variazione allometrica di Lucanus cervus attraverso la Citizen Science
Il cervo volante europeo è il più grande coleottero del continente ed ha abitudini saproxiliche, cioè è un organismo che dipende, almeno in uno stadio del loro ciclo vitale, dal legno deperente o morto. E' un importante indicatore di salute del territorio.
Prima evidenza di un gruppo riproduttivo di Canis aureus moreoticus in un'area densamente popolata a sud del fiume Po
Lo studio testimonia il superamento di questo ampio corso d'acqua dolce da parte della specie e ne descrive il primo gruppo riproduttivo in un contesto di area altamente industrializzata. I risultati sono stati ottenuti utilizzando diversi metodi: ululato indotto, fototrappolaggio, segni di presenza, segnalazioni e sono iniziati a dicembre 2020 con segnalazioni da parte di cittadini.
Studi e azioni per il controllo e la gestione di piante aliene invasive e unionali in Emilia-Romagna
Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Cariparma e ha visto la collaborazione dell'Università di Parma e del Corpo delle Guardie Ecologiche di Legambiente insieme a volontari. Nella prima parte sono state prodotte una serie di mappe con evidenziati i quadranti di presenza delle varie specie; in seguito si è proceduto alla realizzazione delle attività didattiche con le scuole e il pubblico adulto.