Si sono svolti domenica 17 gennaio gli annuali censimenti di uccelli acquatici nelle zone umide dell'Emilia-Romagna; tra le zone censite nell'ambito del progetto internazionale IWC (International Waterbird Census), alcune ricadono all'interno delle aree protette dell'Emilia occidentale. In particolare, come da tradizione quasi ventennale, si sono svolti nei siti presenti lungo il torrente Stirone e lungo il fiume Taro, con il coordinamento dell'ente di gestione dell'area protetta; i censimenti di quest'anno hanno visto impegnati censitori autorizzati dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), coordinati da Sergio Tralongo e Renato Carini, supportati dai collaboratori dell'Area Conservazione dell'Ente Parchi e dagli allievi dell'ultimo corso finalizzato al conseguimento dell'abilitazione ai censimenti degli uccelli acquatici.
Le nove squadre, costituite in tutto da 27 osservatori, hanno coperto l'intero tratto dei corsi d'acqua, compreso gli invasi artificiali confinanti, quali i laghetti per l'irrigazione e i bacini di cava, ma anche i terreni agricoli che in questa stagione ospitano gli uccelli giunti dalle regioni più settentrionali. I dati sono in fase di elaborazione, perché è necessario esaminare una per una le segnalazioni, complete di specie, numero di individui, ora e direzione di volo, in modo da limitare al massimo i doppi conteggi: in sostanza verranno scartate alcune osservazioni, se si ritiene che si riferiscano agli stessi esemplari, e soprattutto agli stessi gruppi di esemplari in rapido spostamento da un sito all'altro.
Nel corso della giornata sono stati osservati circa 2.000 uccelli acquatici: specie dominante, come al solito, il germano reale, molto numerosa la pavoncella e anche il cormorano, presente nei dormitori sugli alberi, controllati al tramonto dai censitori più … accaniti, che hanno prolungato le osservazioni fino all'arrivo del buio. Nel complesso sono state censite oltre 20 specie "acquatiche" nell'ambito dell'IWC, tra le quali alcuni gabbiani a distribuzione prevalentemente nordica, come lo zafferano e la gavina, le gru e l'albanella reale, un rapace decisamente poco comune.
Ma la giornata in realtà passerà agli annali per l'avvistamento assolutamente imprevisto che ha concluso la mattinata di censimenti del naturalista Maurizio Finozzi: una giovane aquila reale che, nei pressi di San Nicomede nel Parco dello Stirone, si è lasciata osservare per ben due minuti da vicino, mentre era alle prese con una nutria predata da poco. Un incontro importante, se pensiamo che si tratta della seconda presenza in assoluto di questa specie nel Parco dello Stirone e del Piacenziano, a meno di un anno dalla prima segnalazione, risalente al marzo 2015, e riferita ancora a un soggetto immaturo.
Nel complesso una giornata interessante per il buon numero di osservazioni, anche considerando che la stagione invernale, non particolarmente fredda, ha registrato movimenti migratori dal Nord piuttosto limitati rispetto alle previsioni. Nonostante questo, si è trattato di un ottimo esercizio sul campo per i futuri censitori, che hanno potuto mettere alla prova la loro abilità nel riconoscere le specie a fianco dei più esperti.