Il sentiero percorre il Parco da nord a sud, e si sviluppa attraverso diversi ambienti: i boschi di querce ed i cedui di castagno, i laghi e arriva fino a Monte Castione, il rilievo più alto dei Boschi di Carrega (316 m).
Partendo dall’area attrezzata del “Serraglio”, a Collecchio, si percorre il Bosco della Capannella, che deve il proprio nome ad un piccolo casotto che veniva utilizzato come punto di ritrovo dai cacciatori, quando i Boschi di Carrega erano riserva di caccia. Il bosco è situato su un altopiano ed è composto da cerri alternati a ornelli. Percorso il bosco si giunge ai laghi della Svizzera e della Grotta, bacini artificiali costruiti all’inizio del secolo dalla famiglia Carrega a scopo irriguo. I laghi sono circondati da alberi esotici, come sequoie, querce rosse e il caratteristico Cipresso calvo, specie tipica delle paludi del nord america. Ospite elusivo dei laghi è la testuggine palustre.
Dai laghi l’itinerario conduce al Centro Visite Levati, e da qui si inoltra nel bosco di querce e castagni fino alla radura di Terra Rossa che, come altre nel Parco, rappresenta un esempio della ricchezza paesaggistica dei Boschi. Da qui il sentiero si avvicina a un grande esemplare di faggio caduto, testimonianza dell’impianto dei faggi che nell’800 volle Maria Luigia d’Austria. Il percorso termina a Monte Castione.