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Riserva Naturale dei Ghirardi
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Geomorfologia

La Riserva è geologicamente situata nell'area appartenente al bacino di sedimentazione Ligure, risalente al periodo Giurassico (circa 190 milioni di anni fa). I periodi di sedimentazione furono diversi e frequentemente disturbati da sconvolgimenti tettonici e orogenetici, per cui tutto il territorio appare oggi fortemente caratterizzato da pieghe, faglie (particolarmente evidente è quella situata lungo il torrente Rizzone) e aree di sovrascorrimento che testimoniano questi antichi fenomeni.

Tutta la zona compresa tra Compiano e la briglia (Diga) del Taro a Ponte Scodellino, si pensa fosse, nel Pleistocene medio, occupata da un lago i cui resti si estendono lungo la riva sinistra del Taro e sono visibili da Compiano fino alla Costa dei Rossi.

Le formazioni geologiche riscontrabili sono le seguenti:

  • Argille a Palombini (Cretacico inf. - 136 milioni di anni fa), collina di Ca' Cigolara.
  • Arenarie di Ranzano (Oligocene inf. - 38 milioni di anni fa), sperone roccioso che scende da Porcigatone a Case Ghirardi.
  • Marne di Monte Piano (Eocene sup. - Oligocene inf. 60-40 milioni di anni fa), bacini del Canal Guasto e del torrente Rizzone.

Non ci sono testimonianze di ritrovamenti importanti di fossili nel territorio dell'Oasi e della Riserva, ma, all'interno degli strati di arenaria di Ranzano, si rinvengono facilmente "impronte di fondo" e Fucoidi (alghe).

I prati di San Giovanni in autunno
(foto di Guido Sardella)