Nel 1640, per volere della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio, un primo edificio sacro fu costruito nel campo dove erano state sepolte le numerose vittime piacentine della peste del 1630.
Nel 1735 la chiesa degli appestati venne completamente ricostruita e assunse l'aspetto odierno, con il portico che protegge l'ingresso e la cripta-ossario nella quale furono raccolte le ossa disseppellite dal Camposanto Vecchio.
Più volte colpito dalle alluvioni l'oratorio, dopo alcuni decenni di abbandono, è stato di recente restaurato insieme agli edifici vicini, dove hanno trovato posto il centro visita del parco e un ristorante (nelle adiacenze si estende un piccolo giardino con arredi naturali e giochi per bambini).