Cpme si raggiunge
Sulla SS 62 in direzione Fornovo, dopo il cartello di località Ozzano, si devia a destra dove c'è la segnaletica del Parco. Si percorre la strada che costeggia lo stabilimento di industria alimentare e si parcheggia lungo la discesa sterrata che conduce ai campi, in attesa della realizzazione dell’area di sosta.
Cosa si può osservare
Il tratto iniziale attraversa l'ambiente agricolo; sullo sfondo il bosco ripariale al cui interno, ben protetta da una impenetrabile cintura di rovi e liane, è presente la colonia degli aironi nidificanti.
A primavera, puntando il binocolo oltre la cima degli alberi è facile osservare l'andirivieni di aironi cenerini, nitticore e garzette che raccolgono il materiale per costruire i loro voluminosi nidi.
Il sentiero piega verso monte attraversando un'ampia area di macchia arbustiva intercalata di radure tappezzate di variopinte fioriture.
Sulla sinistra si ha la possibilità di sostare in un'area attrezzata messa a disposizione per le attività didattiche delle scolaresche. Si prosegue avvicinandosi ad un muraglione, residuo dell'antico sistema di opere idrauliche, si attraversa un prato sfalciato e si riprende un percorso rettilineo che si incunea tra due ali di biancospini. Camminando tra il ronzio delle api bottinatrici si giunge ad un piccolo bacino con una raccolta temporanea d'acqua. Da metà aprile arrivano i migratori dall'Africa: tra i cespugli spinosi, che si incontrano nel tratto terminale, si sentono allora i caratteristici richiami canori dei maschi di usignolo e sterpazzola che delimitano i territori in vista della riproduzione.