Praticamente una foresta nella pianura, a due passi dalla città. Le dolci colline e l'alternarsi di boschi e aree prative offrono la possibilità di fare piacevoli passeggiate. I percorsi attraversano una natura in cui la mano dell'uomo ha lasciato, fin da 1700, un gradevole segno: un bosco secolare di faggi, edifici storici, alberi esotici che compaiono, ora in gruppi, ora solitari, nei luoghi più impensati. I laghetti del parco, incastonati nel bosco, arricchiscono l'atmosfera quasi nobiliare che caratterizza l'area protetta.
A due passi dalla città, sulle dolci colline senza particolari dislivelli e faticose salite, è possibile passare una giornata all'aria aperta. In un bosco misto di roveri e cerri, si snoda una rete di sentieri, molti dei quali già esistenti in passato quando "I Boschi" erano riserva di caccia delle famiglie nobiliari. Particolarmente interessante è il sottobosco, a primavera, quando si copre di abbondanti fioriture, mentre in autunno, le rive dei laghi ed il Giardino Monumentale del Casino de' Boschi si tingono di colori insoliti per le nostre foreste. Sono infatti moltissime le specie forestali esotiche che Maria Luigia e la Famiglia Carrega hanno introdotto nella zona.
Utilizzando gli ampi parcheggi disponibili agli ingressi da Sala Baganza (Case Nuove) e da Collecchio (Conventino) è possibile girovagare nel verde, Passando per i laghi della Svizzera e della Grotta, per il Museo del Bosco (al Centro Visite Casinetto) o per il Centro Parco "Levati", posto a poche decine di metri dalla Storica Faggeta di Maria Amalia.