Le acque ferme e ricche di vegetazione della riserva offrono un habitat ideale alle rane verdi, che in primavera, ben nascoste tra il canneto, intonano inconfondibili concerti. Anche la piccola e mimetica raganella è tra gli anfibi piú tipici: durante il giorno rimane per lo piú tra il fogliame delle rive, ma verso il tramonto i maschi si esibiscono in gracidii ancora piú sonori e penetranti di quelli delle rane, utilizzando la sacca vocale posta sotto la gola. Meno avvertibile è la presenza del tritone crestato, che vive rintanato nel terreno umido o immerso nelle acque; è il piú grande fra i tritoni presenti in regione, inconfondibile per il ventre giallo arancio con grandi macchie scure, nonchè per la cresta alta e dentellata che orna il dorso dei maschi in fregola. Passeggiando lungo gli argini della riserva non è raro scorgere la lucertola muraiola e, tra l'erba, il ramarro, sempre pronto a guizzare via al primo segnale di pericolo. Piú raro è l'incontro con qualche innocuo serpente, come la natrice, amante dell'acqua, o il biacco, grande cacciatore di lucertole e altri rettili. Le maggiori sorprese vengono, peró, esplorando con attenzione le raccolte d'acqua, sempre piú ridotte via via che si avvicina l'estate, ma incredibilmente brulicanti di vita: oltre ai girini degli anfibi, è possibile scorgere insetti predatori come notonette e ditischi, larve di libellule, piccoli crostacei detritivori come gli aselli e planctonici come dafnie e copepodi, molluschi gasteropodi come limnee e paludine, che si nutrono raschiando alghe e periphyton dal fondo e dalla vegetazione sommersa.