Giunte in pianura le acque del fiume, rallentano la loro corsa depositando grandi quantità di sabbia e ghiaia, che lo caratterizzano, fino alla confluenza con il Po, a valle della città di Piacenza.
L'ampiezza del greto del fiume consente, soprattutto nella stagione estiva, di visitare il Parco e le sue ricchezze naturalistiche e paesaggistiche.
Il fiume Trebbia rappresenta per molti uccelli migratori, un'importante via di transito e un luogo di sosta e nidificazione per specie di interesse conservazionistico, come il corriere piccolo e l'occhione, che per la sua rarità è diventato simbolo del Parco.
Il regime "torrentizzio" del Trebbia condiziona e caratterizza la vegetazione circostante che, nei tratti meno esposti alle correnti di piena, presenta una certa rilevanza naturalistica, anche grazie alle abbondanti fioriture di orchidee spontanee.
A caratterizzare e impreziosire le aree limitrofe al corso del fiume spicca la presenza dei diversi castelli, legati alle vicende medievali del piacentino e di quelle del Ducato di Parma e Piacenza.
Alcune fortificazione, come nel caso del bellissimo castello di Rivalta, si ergono quasi a ridosso del greto, conferendo al paesaggio un particolare fascino.