Dopo che la Regione Emilia Romagna, con deliberazione della Giunta n. 1249 del 9.09.2013, ha affidato la gestione della Riserva Monte Prinzera all'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale, nel dicembre 2013 è stato anche approvato l'accordo fra i Parchi del Ducato e i Comuni di Fornovo e Terenzo.
a convenzione definisce il passaggio all'Ente Parchi della gestione dei terreni di proprietà comunale interni alla Riserva, ed è seguita da questo nuovo accordo con cui anche i terreni della Federazione Nazionale Pro Natura presenti nell'area protetta, sono stati affidati "alle cure" dell'Ente di Gestione.
La storia di un legame, quello fra la Riserva e la Federazione, che risale a fine anni ottanta. Già nel 1988 Pro Natura propose al Ministero dell'Ambiente il Progetto di studio e riqualificazione ambientale del comprensorio Bardone-Monte Prinzera, che ha successivamente portato all'istituzione della Riserva Naturale Orientata nel 1992 da parte della Regione Emilia Romagna.
Sul Monte Prinzera, Pro Natura Parma ha attrezzato un sentiero naturalistico che ripercorre le ripide mulattiere scavate ad inizi del '900 dai militari del Genio Zappatori di Parma, impegnati in opere di viabilità per aprire percorsi e varchi per spostamenti strategici.
Un percorso che si sviluppa nelle aree di proprietà della Federazione e che attraversa una serie di punti di osservazione che permettono di comprendere la geomorfologia della zona, in un viaggio emozionante a ritroso nel tempo: dalle argille modellate alla base dei rilievi, verso le rocce più antiche, le ofioliti delle quote più alte.
"Il nuovo contratto di comodato fra Ente e Pro Natura permette di gestire il territorio in modo più omogeneo e la valorizzazione turistica è un obiettivo prioritario per l'Ente" afferma il Presidente dei Parchi del Ducato, Agostino Maggiali.
"Il Sentiero degli Zappatori è una delle aree più suggestive della Riserva" continua Michele Zanelli, Responsabile dell'Area Tecnica dei Parchi, e sottolinea"a breve saremo impegnati in interventi di ripristino del sentiero, per ottimizzarne la percorribilità e per incrementare le attività didattiche e le visite con il pubblico".