Parchi del Ducato
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Parco dei Boschi di Carrega
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2011 - La gestione della specie Lupo nei Parchi del Ducato

Per chi vuole saperne di più...

 Al lupo bisogna "prestare attenzione", che è molto diverso dall'affacciarsi alla finestra e gridare "Attenti al Lupo".


E' questo il lavoro fatto dal Parco Boschi di Carrega prima e dai Parchi del Ducato ora.
Correva l'anno 2004 quando un lupo appenninico (poi battezzato Ligabue) fu investito in tangenziale a Parma.

Rimesso il libertà con un collare GPS, iniziò un lungo girovagare, salendo agli onori della cronaca quando espatriò in Francia.
Percorse da solo 1200 km in un anno, dimostrando (una volta di più) che la presenza del lupo in nuovi territori non è il frutto di "fantomatiche liberazioni", ma che l'animale, in quanto a capacità di spostamento, se la cava piuttosto bene anche da solo!

Negli anni successivi, quando giunsero le prime notizie sulla presenza del lupo a "quote basse", il Centro Referenza Lupo del Parco Boschi di Carrega iniziò una fase di monitoraggio (l'attenzione cui si faceva riferimento sopra) e soprattutto una serie di azioni (riepilogate negli allegati che trovate in questa pagina) volte non solo alla tutela della specie (protetta in Italia fin dal lontano 1971), ma anche all'informazione dei cittadini, delle scolaresche e al coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e alla prevenzione dei danni da predazione.

Il lupo Filippo, curato e reimmesso in libertà dal CRAS Casa Rossa Centro Referenza Lupo
(foto di Silvia Guglieri)
Un esemplare di Lupo fotografato con una trappola fotografica
(foto di PR Boschi Carrega)
Un esemplare di Lupo soccorso
(foto di www.repubblica.it)