Parchi del Ducato
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Parco dei Boschi di Carrega
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Geomorfologia

I terrazzi fluviali

Il Parco occupa le colline che separano il fiume Taro dal torrente Baganza in prossimità della pianura e i rilievi sono legati alla storia "quaternaria" dei due corsi d'acqua. I terreni che affiorano rappresentano i sedimenti fluviali, disposti in terrazzi, che si formarono negli ultimi tre periodi glaciali (Mindel, Riss e Würm, tra 500.000 e 15.000 anni fa).
Questi antichi depositi alluvionali sono una testimonianza degli effetti che le grandi variazioni climatiche quaternarie produssero nell'area pedemontana, determinando l'alternarsi di situazioni ambientali molto diverse tra loro. Durante le fasi molto piovose che caratterizzarono l'inizio del raffreddamento, i corsi d'acqua trasportavano abbondanti materiali alluvionali, che venivano distribuiti lungo i fondovalle e, in particolare, come ai Boschi di Carrega, allo sbocco vallivo, nelle aree delle paleo-conoidi.
Nel corso delle glaciazioni i depositi vennero incisi dagli stessi corsi d'acqua che li avevano creati, con la formazione di scarpate che diedero origine ai terrazzi.
Alla formazioni dei terrazzi hanno contribuito anche le ultimissime fasi di sollevamento che interessarono il margine appenninico, che hanno spostato a quote abbastanza elevate sedimenti fluviali piú antichi, come quelli del Mindel e del Riss.


I calanchi

I rilievi che si alzano ai margini meridionali del parco sono costituiti da sedimenti argillosi di origine marina, che si depositarono durante il Pliocene medio e superiore su fondali abbastanza profondi. I celebri calanchi della Costa, presso Maiatico, evidenziano la natura friabile di queste rocce, che in molti aree delle colline emiliane affiorano con queste tipiche morfologie.


Le terre rosse

Durante le fasi calde, tra una glaciazione e l'altra, i depositi alluvionali furono soggetti a intensi fenomeni di pedogenesi, originando terreni in prevalenza argillosi, di colore rosso-giallo per l'accumulo di ossidi e idrossidi di ferro. Questo accadde soprattutto per i depositi del Mindel, durante l'interglaciale Mindel-Riss, che formano oggi riconoscibili suoli rosso-ocra, ma anche per quelli rissiani, che costituiscono la maggior parte dei suoli presenti nel territorio del Parco.

Rilievi in pre parco
(foto di PR Boschi Carrega)
Calanchi
(foto di PR Boschi Carrega)
Calanchi
(foto di PR Boschi Carrega)